mercoledì 7 giugno 2023

 



Guerriera silenziosa

Vorrei spendere due parole in merito a una malattia della quale si sente parlare troppo poco: la "fibromialgia". Chi ne è affetto purtroppo combatte una battaglia durissima con l’obiettivo di farla inserire nei Lea (livelli essenziali di assistenza) e di non essere più considerato un malato immaginario. La chiamano la malattia dai cento sintomi, sintomi apparentemente invisibili che divorano un corpo silenziosamente e senza sosta. Chi la vive, definisce questa condizione un dolore silente e viscido, come un serpente sotto pelle. A volte morde, mentre a volte striscia bruciando, e quando rilascia il proprio veleno paralizza impedendo anche i più semplici movimenti. Ci si trova a non poter più fare il proprio lavoro come una volta, a modificare il proprio stile di vita, non sai mai se starai peggio del giorno prima, e fare programmi è difficile. Parlare è difficile, aprirsi, e anche una semplice discussione può alterare lo stato psicofisico. Vorrei che tutti potessero leggere queste parole, per dare una voce in più a tutti coloro che chiedono di essere ascoltati ormai sibilando, perchè di urlare non ne hanno la forza. Mi piacerebbe che ci si domandasse anche cosa significhi stare vicino a una persona che soffre così tanto, perché è come avere tra le mani un vaso meraviglioso, che in un attimo però può andare in frantumi, solo con un tocco meno leggero del precedente. La fibromialgia è subdola, cambia radicalmente la vita delle persone in cui decide di abitare, ha effetti devastanti sul loro corpo e sulla loro mente. Tanto devono sopportare i fibromialgici, a volte anche il giudizio di chi involontariamente si ferma alle apparenze, e queste sono testimonianze vive. Quanto dovremo attendere ancora mi domando? È una questione che non può più aspettare, chi la vive ha bisogno di vedere un cambiamento concreto nella propria esistenza. Io ho avuto la fortuna di incontrare una giovane donna che mi sta insegnando tutto questo per la prima volta. Dedico a lei questa lettera. A lei, dolce guerriera silenziosa, e con lei a tutti gli esseri umani che ogni giorno si alzano e sanno che dovranno essere più forti. 

Ovunque saremo, ricorda che in ogni momento troverai la mia mano pronta a sostenerti. 

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